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al testo di Emilia Banfi
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Della guerra restano avanzi di tutte le guerre come pasti scaduti avvelenati dai comandi dalle prese di potere che non rispondono ai figli che stanno a guardare come forme iniettate di sangue infetto nelle piccole vene avanza lo stupore il malore il sempre come
chiodo nelle piccole mani -Come Gesù- dice la nonna -Vieni qui non guardare non è per te questo morire-. I fiori nascosti a marcire sulle grigie tombe seccano al sole d’agosto al passante che guarda che non ha visto il fondo dei fondi lo sguardo sospeso tra il monte e il mare.
Non capire non leggere il nome guarda solo la pietra perché solo di questo si tratta.